La storia del nivuriddu, Michele Antonio Scigliano figlio del Ras etiope Ubie Manghescià
Durante il fascismo a Longobucco vennero confinati 35 personaggi di primo piano del regno di Etiopia. Tra questi il ras Ubie Manghescià, ex ambasciatore etiope a Roma ed ex governatore della provincia Uellega Occidentale. Questo ras ebbe una relazione con una donna di Longobucco, che aveva il marito in guerra, che andava a fare le faccende a casa sua. Dalla relazione nacque un bambino di carnagione nera, che il marito della signora – tornato dalla guerra – riconobbe, Michele Antonio Scigliano. Dopo qualche anno arrivò al comune di Longobucco una lettera dell’ambasciata etiope che chiedeva notizie sul ragazzo. Avutele, il ras richiamò presso di sé in Etiopia il giovane. Di seguito la storia raccontata da testimoni diretti e articoli sui confinati etiopi dal fascismo.
Magni Luigi. Film inediti. Io ti saluto e vado in Abissinia. da L Unità 1 nov. 1992
Ferraro Giuseppe. I deportati dall’impero. Gli etiopi confinati in Italia durante il regime fascista
Ferraro Giuseppe. LA GRANDE STORIA. L Abissinia a Longobucco
Ferraro Giuseppe. LA_SANTA_SEDE_IL_FASCISMO_E_LA_QUESTIONE_DEI_DEPORTATI_IN_CALABRIA
Ferraro Giuseppe. Mons. Montini e gli internati etiopic in Calabria (1937 – 1943)
Ferrraro Giuseppe. La Storia dei Deportati Etiopi Confinati a Longobucco
Guarasci Roberto. Una colonia di confino per etiopici. Longobucco 1937 1943. Unical di Cosenza 1984