D – Cappella di Santa Caterina d’Alessandria

 

D – Cappella di Santa Caterina d’Alessandria

d15 – inginocchiatoio

d16 – altare

d17 – martirio di Santa Caterina

d15 – inginocchiatoio. Costruito in legno di noce, intagliato e intarsiato, con l’immagine di San Bernardino, fu realizzato tra il 1640 e il 1660 da Francesco Maria  di Guido, autore anche del pulpito ambone e del mobile della sagrestia.

d16 – altare. Questo altare in marmo bianco dietro riporta la scritta celebrativa ed è stato donato da Fabio e Anna Martucci nel 1949. Fu fatto costruire a Firenze in marmo di Carrara ed è dedicato a San Giovanni Bosco. Si contraddistingue per la sua semplicità e linearità

 

d17 – martirio di Santa Caterina. Santa Caterina subì il martirio ad Alessandria d’Egitto perché non sottostette ai voleri dell’imperatore e non rinnegò la propria fede. Santa Caterina è stata raffigurata molte volte e anche da grandi pittori, tra i quali Caravaggio e Raffaello. Pochissimi però sono i dipinti che la rappresentano durante il martirio e questo è uno dei pochi. Qui la Santa, in ginocchio, vestita di ricchi e fastosi abiti,  si offre al suo carnefice, mentre in alto un gruppo di angioletti portano i simboli del martirio. Il dipinto è del 1840 e l’autore è il calabrese Raffaele Aloisio (Ajello 23 marzo 1811 – 21 maggio 1892). Le prime opere di Aloisio risalgono al 1825 e sono custodite presso i due altari laterali della chiesa della Madonna dei Monti a Lago (CS). Tra il 1835 e il 1843 lavorò molto a Rossano, colpita dal terremoto del 1836. Suoi lavori sono anche nella Cattedrale e nella chiesa di San Nilo. A Rotonda (PZ), nella chiesa della Natività della Vergine, nel 1870, realizzò un quadro molto simile a questo di Santa Caterina, dedicato però al martirio di Santa Filomena