Graziella Lupinetti e il Premio Bontà Livio Tempesta del 1959
Nel 1959 Graziella Lupinetti fece approdare a Rossano il “Premio Bontà Livio Tempesta” del “Centro Nazionale per la Bontà nella Scuola”. Tutto avvenne grazie a questa ragazzina che in silenzio, con amore e dedizione assisteva la sua vecchia maestra ricoverata presso l’ospizio cittadino. Graziella, figlia di “Peppino e Gatanceddǝ” che col suo camion faceva il trasportatore girando il paese, abitava tra i quartieri Bancato e Fica e quindi a due passi dal plesso femminile della Scuola Elementare di San Domenico. Eppure alcune volte arrivava in aula in ritardo. La cosa impensierì la sua insegnante della IV B, Giovanna Falco Furlone, che perciò si mise a indagare. Graziella però non dava risposte convincenti ma una sua compagna di classe confidò alla maestra che il ritardo di Graziella era dovuto al fatto che la mattina, prima di recarsi a scuola, andava all’ospedale. Così l’insegnante pose una domanda diretta a Graziella: «Dimmi, qualcuno dei tuoi è ricoverato?» e allora la bimba non poté più essere evasiva e ammise che da tre anni andava ad assistere la sua prima maestra delle scuole elementari, quella che le aveva insegnato a leggere e a scrivere, la maestra Ida Lucatorto che – poiché sola − era ricoverata all’ospizio cittadino in seguito a una paralisi progressiva che l’aveva colpita alle gambe. Questa storia impressionò positivamente la maestra Furlone che ne parlò con la direttrice Caterina Barbieri De Falco e insieme all’altra insegnante, Elvira Uva Pedatella, poetessa e scrittrice, decisero di far conoscere e dare rilevanza alla vicenda figlia di altruismo, generosità e amore.
La storia venne altresì condivisa con l’arcivescovo, Mons. Giovanni Rizzo, e con il sindaco Michele Scazziota e fu deciso di segnalare questo gesto al Centro Apostolato Bontà nella Scuola che ogni anno, ancora oggi, assegna il “Premio Bontà Livio Tempesta” con l’intento di diffondere ed esaltare tra gli studenti la cultura dei valori etici e sociali. Il Premio era stato istituito dal padre del piccolo Livio Tempesta morto il 6 gennaio 1951 all’età di 10 anni.
La storia della generosità di Graziella verso la sua prima maestra fu apprezzata dalla giuria del Centro Apostolato Bontà nella Scuola e nel 1959 a Graziella Lupinetti venne assegnato, nell’ambito della nona edizione, il premio con questa motivazione: «Esempio mirabile di commovente bontà, così colmo di umiltà, di devozione e di amore, che richiama il Mondo ai più alti valori dello spirito umano, in obbedienza all’appello di Livio Tempesta».
La cerimonia della premiazione si svolse a Roma in Campidoglio alla presenza del Presidente della Camera Giovanni Leone e delle massime autorità capitoline e sabato 21 novembre 1959 Graziella, insieme al suo papà, alla delegazione della scuola, al vescovo e alle autorità cittadine, fu ricevuta dal pontefice Giovanni XXIII.
Anni dopo una Nuova Rossano del gennaio 1980 riportò la triste notizia che «a Napoli, dove risiedeva da qualche anno, è deceduta immaturamente, a soli 32 anni, la prof.ssa Grazia Lupinetti che fu Premio della Bontà nella scuola per il 1959».
(PS. Il racconto “Graziella, una favola d’oggi” di Elvira Uva Pedatella è scaricabile dal sito https://anticabibliotecacoriglianorossano.it/libri-giornali-articoli/autori/elvira-uva-pedatella-la-poetessa-rossanese/libri/ )